Javier Zanetti dice stop al calcio giocato

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  1. Ciccio-Gamer
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    Bhè che dire, qnd si parla di un nome così importante si può subito pensare a una grande Leggenda con la L maiuscala, lui ha dimostrato che nessun giocatore deve giocare per i soldi ma per i colori amati come il suo ex "avversario" e compagno di reparto
    Paolo Maldini. Zanetti ha dimostrato di essere una vera bandiera e un'uomo di cuore che tiene alla maglia, nonostante i momenti no lui ha sempre avuto fede e coraggio da andare avanti, insegnando il tutto ai suoi compagni. La sua carriera parla chiara, è una persona che mancherà tanto al calcio italiano. In bocca al lupo per il tuo futuro J.Z.4


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    La Sua Carriera:
    Nella Stagione 1982 Zanetti esordisce per la prima volta nella squadra giovanile dell'Independiente dove trascorrerà ben 7 anni affiliati con questa società fino alla stagione 1989.
    Nella Stagione 1991-1992 firma con il Talleres e nella stagione successiva esordisce in prima squadra, firma ben 33 presenza facendo anche 1 goal.
    Dalla Stagione 1993 fino al 1995 si unisce alla squadra Argentina Banfield facendo 66 presenze e 4 goal in due stagioni.
    Dopo arriverà il momento il momento che segnerà la sua storia, durante una tournée della Nazionale in Sudafrica valida per la Mandela Cup, Zanetti ricevette da Passarella la notizia secondo cui l'Inter di Milano sarebbe stata interessata al suo acquisto. A segnalarlo fu uno degli osservatori dei nerazzurri, cioè l'ex calciatore Antonio Angelillo, che era in Argentina alla ricerca di giocatori "originali", come Ariel Ortega.Successivamente fu voluto fortemente anche dal presidente Massimo Moratti, che dopo averlo visionato in una videocassetta mentre giocava nella nazionale olimpica, fu rimasto impressionato dal suo dribbling e dalle sue qualità fisiche, e ne fece di lui il suo primo acquisto, il 13 maggio 1995. Subito dopo Zanetti, vennero acquistati altri calciatori stranieri e, non essendo ancora in vigore la legge Bosman, ogni squadra poteva far giocare in campo soltanto tre stranieri, e quindi una cessione in prestito per l'argentino non era improbabile. La società non aveva comunque alcuna intenzione di girare in prestito Zanetti, che tra l'altro Diego Armando Maradona definì «il miglior acquisto dell'anno». Fu presentato, insieme al connazionale Sebastián Rambert, alla Terrazza Martini il 5 giugno 1995, venendo sommersi dai tifosi. Nonostante ci fossero quattro stranieri all'Inter (gli altri erano Roberto Carlos e Paul Ince), che tra l'altro inizialmente erano anche malvisti,[139] l'allenatore Ottavio Bianchi decise di puntare su Zanetti. L'argentino arrivò al ritiro nerazzurro di Cavalese il 28 luglio 1995, quasi da ignoto. Infatti giunse nella città trentina da solo e con un sacchetto da supermercato in mano: ad aspettarlo c'erano solamente due giornalisti, e una volta arrivato al campo di allenamento, Zanetti dovette attraversare una folla di tifosi per riuscire ad allenarsi. Agevolato nella preparazione estiva grazie alla partecipazione della Nazionale argentina in Copa América, esordì in maglia nerazzurra allo Stadio Giuseppe Meazza il 27 agosto 1995, a 22 anni, in occasione di una partita di Serie A contro il Vicenza, vinta dalla sua nuova squadra per 1-0, con una rete di Roberto Carlos, anch'egli al debutto. Invece il suo esordio nelle coppe europee avvenne pochi giorni più tardi, il 12 settembre in casa del Lugano, dove la sua squadra pareggiò 1-1. Bianchi fu sostituito a fine settembre da Luis Suárez, che a sua volta verrà poi rimpiazzato dall'inglese Roy Hodgson; anche gli altri due allenatori di stagione ebbero fiducia nell'argentino. Sotto la gestione Hodgson, Zanetti segnò il suo primo gol con la maglia dell'Inter, il 3 dicembre 1995 in casa contro la Cremonese, e il giorno dopo venne premiato con un 8 in pagella da La Gazzetta dello Sport. Alla fine del campionato l'Inter si piazzò al settimo posto in classifica, un risultato deludente per il presidente Moratti all'esordio. Nella stagione successiva la sua amata Inter arriverà in finale di Coppa Uefa dove perderà la partita solo dopo i calci di rigori contro lo Shalke 04. Il risultato del doppio confronto era finito 1-0 all'andata per la squadra tedesca e al ritorno 1-0 per l'Inter. Diversamente andò l'anno dopo: in Coppa UEFA, i nerazzurri approdarono nuovamente in finale, contro la Lazio; la partita fu disputata il 6 maggio 1998 al Parc des Princes di Parigi, e fu vinta dall'Inter per 3-0: Zanetti realizzò la rete del parziale 2-0, successivamente ha dichiarato che questo è stato il gol più importante della sua carriera. Per Zanetti la Coppa UEFA fu il primo trofeo in nerazzurro, dopo tre anni in Italia. In campionato invece, gli uomini del nuovo allenatore Simoni dopo aver condotto al primo posto larga parte del torneo, dovettero arrendersi nelle giornate finali a causa dello scontro diretto con la Juventus, classificandosi così al secondo posto. La stagione 1998-1999 partì con una serie di acquisti, come ad esempio Roberto Baggio, che divenne uno dei giocatori a cui Zanetti si affezionò di più, infatti l'ex attaccante regalò all'argentino un suo labrador da caccia, Simba. In questa stagione Zanetti, il 28 ottobre 1998, nella gara di andata degli ottavi di finale di Coppa Italia contro il Castel di Sangro, disputò il suo primo match in nerazzurro con la fascia da capitano al braccio. Nella stagione 2002-2003 i nerazzurri terminarono il campionato al secondo posto, alle spalle della Juventus, vincitrice dello scontro diretto nel girone di ritorno al Delle Alpi. Invece, in Champions League i nerazzurri dopo ventidue anni si qualificarono alle semifinali del torneo, uscendo dalla competizione per mano del Milan con un doppio pareggio. Alla fine della partita di ritorno, Zanetti non riuscì a trattenere le lacrime, scoppiando a piangere. In quell'anno la Champions League fu vinta dal Milan in finale contro la Juventus. Nelle Stagioni 2004-2006 sotto la guida del nuovo allenatore Roberto Mancini la squadra venne completamente rivoluzionata dall'allenatore di Jesi, soprattutto dal punto di vista tattico. L'Inter, chiuse il campionato al terzo posto, prima stagione in cui fu incentrato lo scandalo Calciopoli, venuto alla luce solo dopo un anno. In Champions League i nerazzurri vennero eliminati dalla massima competizione continentale ai quarti di finale, ancora dal Milan. Mancini riuscì a riportare un trofeo in bacheca dopo sette anni, vincendo la Coppa Italia nella doppia finale contro la Roma, il 15 giugno 2005, dopo essersi imposto sia all'andata che al ritorno. La Coppa Italia 2004-2005 fu il primo trofeo di Zanetti conquistato da capitano, anche se ha lasciato alzare il trofeo al vice-capitano Córdoba il giorno della premiazione, in quanto l'argentino era impegnato con la sua Nazionale. La stagione 2005-2006 cominciò bene per l'Inter, che il 20 agosto, battendo la Juventus al Delle Alpi, conquistò la sua seconda supercoppa italiana della storia, la prima per Zanetti. In campionato l'Inter stette dietro la Juventus fino ad arrivare a 11 punti di distacco, terminando il campionato al terzo posto. Tuttavia, in quei giorni emersero i primi dettagli sullo scandalo Calciopoli, i cui effetti si materializzarono con l'assegnazione dello scudetto all'Inter data anche la penalizzazione dal Milan: il 26 luglio 2006 la FIGC assegnò all'Inter il quattordicesimo scudetto della sua storia, il primo per Zanetti. La stagione meneghina si completò, così, ancora una volta con la Coppa Italia, che i nerazzurri vinsero per la seconda volta consecutiva contro la Roma. Dopo il pareggio all'Olimpico (1-1), al ritorno la formazione milanese prevalse per 3-1, conquistando il trofeo per la quinta volta nella sua storia. La stagione 2006-2007 iniziò come la precedente, infatti l'Inter conquistò la sua terza supercoppa italiana, contro la Roma, battuta in rimonta per 4-3, dopo i tempi supplementari. In campionato i nerazzurri vinsero lo scudetto, e l'Inter fece il record di punti in Serie A facendo 97 punti e oltre al record di vittorie consecutive (17) i nerazzurri stabilirono quello delle vittorie complessive, 30 su 38 partite, e quello dei successi esterni: 15 (di cui 11 consecutivi) su 19 incontri disputati. Grazie a tutti questi record l'Inter 2006-2007 venne rinominata come "Inter dei record", la seconda dopo quella della stagione 1988-1989. Il 15 maggio 2007 Zanetti ha ricevuto premio Prisco per la sua lealtà, la sua correttezza e la sua simpatia sportiva. Nella stagione del centenario nerazzurro, dopo aver perso la Supercoppa italiana contro la Roma per 1-0, il campionato dell'Inter iniziò come il precedente, con i nerazzurri in vetta e le avversarie, specialmente la Roma, a inseguire. Lo scontro diretto tra le due contendenti, che successivamente si rivelò decisivo ai fini dell'assegnazione dello scudetto, arrivò il 27 febbraio a Milano: Zanetti, con un destro dal limite dell'area, pareggiò il vantaggio giallorosso. In seguito la Roma riuscì a recuperare molti punti di svantaggio, ma l'Inter, il 18 maggio, vinse lo scudetto all'ultima giornata al Tardini. La stessa sera al Meazza, Zanetti alzò al cielo il suo terzo scudetto, il sedicesimo della storia nerazzurra. L'Inter vincerà lo scudetto per altri 2 anni di fila, e per la prima volta l'inter rieesce ad eguagliare gli scudetti vinti per 5 anni di fila, ma a differenza di tutte le altre squadre l'inter detiene il primato di aver vinto il triplete in un anno soltanto, vincendo Campionato, Champions e Coppa Italia. Sotto la guida del nuovo allenatore Rafael Benítez, l'Inter esordì in supercoppa italiana il 21 agosto, nuovamente contro la Roma, partita vinta per 3-1. I nerazzurri così conquistarono il loro primo trofeo della stagione, il quarto titolo nell'intero anno 2010. Sei giorni dopo, in supercoppa europea, l'Inter affrontò allo Stadio Louis II la squadra vincitrice dell'Europa League, l'Atlético Madrid: i Colchoneros riuscirono a battere l'Inter per 2-0, impedendo ai nerazzurri di centrare il sextuple, compiuto dal Barcellona, con la vittoria di tutti e sei i trofei a disposizione nell'anno solare. Il 28 agosto, a Cinisello Balsamo, per i risultati ottenuti nell'ultima stagione sportiva, Zanetti è stato insignito del premio Gaetano Scirea alla carriera. L'argentino divenne il primo straniero a ottenere tale riconoscimento, e dopo averlo conseguito, ha dichiarato: «Sono onorato per questo premio, davvero onorato, mi fa un enorme piacere, anche perché è intitolato a un grande del calcio». Il 20 ottobre Zanetti, a 37 anni e 71 giorni, segnando la rete del provvisorio 1-0 in Inter-Tottenham (finirà 4-3 per i nerazzurri), divenne il calciatore più anziano ad aver mai segnato in Champions League. Il giorno dopo il suo record fu battuto da Filippo Inzaghi in Milan-Real Madrid. Il 15 dicembre l'Inter disputò la Coppa del mondo per club FIFA. In semifinale i nerazzurri batterono i campioni asiatici del Seongnam per 3-0, e la seconda marcatura venne realizzata proprio da capitan Zanetti. Il 18 dicembre l'Inter, in finale con il Mazembe, si laureò campione del mondo per la terza volta, vincendo per 3-0, conquistando così il quinto trofeo dell'anno. Il 15 gennaio 2011, nella partita contro il Bologna vinta 4-1 sotto la guida del nuovo allenatore Leonardo, Zanetti eguagliò il record di presenze di Giuseppe Bergomi in Serie A, 519 gare, e 4 giorni dopo lo superò, l'Inter chiuse il campionato al secondo posto dietro il Milan. Zanetti concluderà la carriera giorno 29-04-2014 dichiarando di essere soddisfatto della sua carriera.

    GRANDISSIMO CAMPIONE


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